Lama Optical è da sempre attenta alla divulgazione scientifica riguardo il mondo della vista.
Se avete bambini nati prematuri o che hanno fratelli che soffrono di strabismo o ametropia, sottoponeteli a controlli fin da subito.
I primi esami di routine è vanno effettuati tra i 6 e i 12 mesi e tra i 30 e i 42 mesi, e devono continuare in modo costante per i bambini che già da piccoli portano gli occhiali.
Attenziona anche a chi guida: un controllo annuale della vista garantisce il corretto monitoraggio degli sviluppi dell'acutezza visiva e del campo visivo. Per tutti è fondamentale poi sottoporsi ogni 2 anni a test per il glaucoma a partire dai 40 anni; o dai 20 per i pazienti a rischio.
A partire dai 55 anni, à necessario poi monitorare, una volta all'anno, la macula, per individuare eventuali degenerazioni maculari legate all'età (AMD).
Attenzione al fumo: incrementa il rischio dello sviluppo di malattie.
Attenzione all'esposizione prolungata al sole perchè, anche se non tutti lo sanno, anche la cornea può scottarsi.
Tale trauma, che colpisce le terminazioni nervose esposte dell'occhio, è chiamato "cecità da neve"
I sintomi sono: occhi rossi, forte dolore, sensibilità alla luce, bruciore e lacrimazione eccessiva.
A lungo termine l'esposizione ai raggi UV può provocare l'ispessimento della congiuntiva e delle cataratte per questo gli occhi andrebbero sempre protetti con le lenti giuste, non solo al mare, ma anche quando si è alla guida di automobili o biciclette.
Anche una sana e variegata alimentazione contribuisce al mantenimento d una vista sana. Di seguito alcuni alimenti consigliati.
L'occhio funziona come un sensore che raccoglie la luce dall'ambiente esterno per poi trasformarla in impulsi nervosi che invia al cervello, come se si trattasse di una rapida sequenza di fotogrammi. Il cervello a sua volta decodifica tali impulsi convertendoli in immagini.Celebre è la similitudine tra l'occhio e la macchina fotografica, paragone ancora valido anche se bisogna pensare all'occhio come una struttura estremamente complessa.
Le fibre nervose che fuoriescono dai bulbi oculari attraversano il cranio e raggiungono le aree occipitali deputate al processo della visione, poste nella parte posteriore del cervello.
Come la macchina fotografica anche l'occhio è costituito da una camera (camera vitrea) aperta sul davanti dove si innesca l'obbiettivo della macchina che corrisponde alle lenti dell'occhio (cornea e cristallino).
Tra cornea e cristallino si trova l'iride, la parte colorata dell'occhio con al centro un foro, la pupilla, che si rimpicciolisce (corrisponde al diaframma automatico della macchina fotografica) quando c'è molta luce o quando si osservano oggetti a distanza ravvicinata e si ingrandisce quando c'è poca luce e si guarda lontano.Sul fondo della camera fotografica si trova la pellicola su cui vengono impressionate le immagini, così come sul fondo dell'occhio si trova la retina su cui saranno impresse le immagini che poi la retina trasformerà in impulsi nervosi da inviare al cervello attraverso il nervo ottico.
La miopia è un'ametropia o un'anomalia refrattiva, a causa della quale i raggi luminosi provenienti da un oggetto distante non si focalizzano correttamente sulla retina, ma davanti ad essa.Il miope non percepisce con nitidezza gli oggetti lontani. Vede quindi bene da vicino ma non da lontano.La miopia è dovuta ad un allungamento eccessivo dell'occhio, tende quindi ad aumentare con la crescita dell'organismo, e quindi con l'età.
Un'aberrazione ottica per la quale i raggi che si propagano in due piani intersecanti l'asse ottico ad angoli diversi, ad esempio perpendicolari tra loro, hanno fuochi differenti e proiettando l'immagine di un punto, lo stesso risulta deformato.L'astigmatico percepisce immagini la cui deformazione sarà più o meno evidente (un punto risulterà ellittico, con parte del bordo sfocato) o sdoppiata, con un'immagine principale a fuoco e una secondaria, meno incisa, sfocata e traslata rispetto a quella principale, a renderne meno intelligibile la lettura.
Indicata in genere come l'inverso della miopia, l'ipermetropia è un'ametropia o condizione rifrattiva nella quale i raggi provenienti dall'infinito si mettono a fuoco oltre la retina, dovuta ad un lunghezza minore del bulbo oculare.L'accomodazione può compensare lipermetropia fino ad un certo gradoAl contrario, saranno necessarie lenti positive, biconvesse o convergenti, o interventi microchirurgici.Molto diffusa nei bambini, porta ad un affaticamentoL'ipermetropia, molto comune nei bambini, generalmente non crea un peggioramento visivo ma un affaticamento dovuto allo sforzo che questo difetto crea.
La presbiopia non fa parte dei difetti di rifrazione (ametropie) ma si tratta di un calo del potere di accomodazione dell'occhio al di sotto delle 4 diottrie, dovuto ad un progressivo irrigidimento del cristallino, il quale perde elasticità e impedisce la messa a fuoco gli oggetti vicini.Si manifesta generalmente intorno ai 40-45 anni e comporta limitazioni nello scrivere, leggere o cucire, ma si può rimediare con l'uso di adeguate lenti correttive. La migliore soluzione oggi è rappresentata dalle lenti "progressive".
Sono così chiamate perchè hanno un solo potere diottrico, e compensano le ametropie, cioè difetti visivi di rifrazione come la miopia, astigmatismo e ipermetropia.Permettono una visione puntuale solo ad una determinata distanza, esistono sia in cristallo che in materiale organico ed in tutti gli indici di rifrazione possibili.Le lenti monofocali possono essere sottoposte a trattamenti antiriflesso e a tutte le colorazioni.Sulle lenti monofocali possono essere applicati tutti i trattamenti antiriflesso e tutte le colorazioni.
Come si intuisce dal nome, le lenti bifocali posseggono due sezioni differenti: quella superiore per la visione da lontano, quella inferiore per il vicino; non essendo presente la zona per la visione intermedia, il passaggio dello sguardo tra le due sezioni può dare la sensazione di un brusco spostamento dell'immagine, tuttavia esse evitano il cambio di occhiali per la visione da vicino e da lontano.
Le lenti progressive consentono una visione nitida e confortevole da vicino a lontano con un'unica lente, senza salti o transizioni dell'immagine. Rappresentano pertanto uno straordinario risultato della tecnologia ottica e la loro produzione richiede un ampio know-how, numerosi calcoli ottici e l'satta conoscenza dei parametri personali di chi le indossa.
Adatte per chi trascorre molte ore davanti al computer, hanno un ampio campo intermedio e consentono di mettere a fuoco sia il monitor (intermedio) che la tastiera (vicino).
Le lenti a contatto sono dispositivi medici sottoposti a rigorosi controlli di sicurezza in conformità alle norme internazionali e nazionali volte a garantire la tutela della salute oculare.La contattologia oggi ha elevati standard tecnologici e una grande varietà di prodotti differenti in grado di compensare miopia, l'ipermetropia, l'astigmatismo, la presbiopia.Possiamo classificare le lenti a contatto nelle seguenti tipologie:
Altra tipologia è costituita dalle lenti rigide, che sono appunto meno elastiche, realizzate in polimetilmetacrilato, sostanza che non si lascia attraversare dall'ossigeno, il quale raggiunge così l'occhio solo attraverso il ricambio lacrimale.Ancora abbiamo le lenti "semirigide", che si lasciano invece attraversare dall'ossigeno, assicurando così un maggior comfort grazie alla migliore ossigenazione corneale.